Il Movimento dei Focolari: verità-menzogna o ambiguità? Chiara Lubich, era veramente sulla terra la “vicaria di Maria” o più esattamente un’altra Maria sulla terra ?

CHIARA LUBICH, LA MAMMA….
Siamo un’Anima sola con un solo destin
come gli astri del cielo che stanno per sempre vicin

La profezia di Chiara Lubich

La profezia di un mondo unito
Autore: Chiara Lubich
Fonte: Città Nuova

Riproponiamo lo stralcio di un articolo, redatto dalla fondatrice dei Focolari per la rivista Città Nuova, dal titolo “Maria, regina del mondo”, datato 30 agosto ’59 (il 22 ricorreva la festa di Maria Regina), in cui invita i popoli ad amarsi fino all’unità, oltrepassando i propri confini. Si era in un’epoca di guerra fredda, di blocchi contrapposti nel materialismo tecnologico e ideologico (Usa e Urss), in una società in ricostruzione dopo la Seconda guerra mondiale, metallizzata dalla tecnica e dalla logica del profitto. Una visione profetica anche oggi di straordinaria attualità scritto per la rivista Città Nuova nata per collegare persone di tutto il mondo che si riunivano d’estate sulle Dolomiti per la Mariapoli (Città di Maria). Si tratta di un raduno in cui le persone che abitano questa “città temporanea” cercano di costruire un nuovo tipo di società basata sulla fraternità e il rispetto reciproco. È una vacanza originale aperta tutt’oggi a persone di tutte le fedi, estrazioni sociali e culture, che ha visto, quest’estate, convergere nelle Dolomiti più di 3 mila persone da tutta l’Europa, dal Portogallo alla Russia, e da tutti i continenti. Se un giorno gli uomini, ma non come singoli bensì come popoli, se un giorno i popoli sapranno posporre loro stessi, l’idea che essi hanno della loro patria, i loro regni, e offrirli come incenso al Signore, Re di un regno che non è di questo mondo, Capitano degli eserciti, Guida della storia, e questo lo faranno per quell’amore reciproco fra gli Stati, che Dio domanda, come domanda l’amore reciproco tra i fratelli, quel giorno sarà l’inizio di una nuova era, perché quel giorno, così come è viva la presenza di Gesù fra due che si amano in Cristo, sarà vivo e presente Gesù fra i popoli, messo finalmente al suo vero posto di unico Re, non solo dei cuori ma delle nazioni: sarà il Cristo Re. I popoli cristiani, o i rappresentanti di essi, dovrebbero saper immolare il loro io “collettivo”. Questo è il prezzo. Del resto non di meno si chiede a ciascuno di noi per la consumazione dei nostri animi in unità. …”

Come è possibile che cadono in trappola PUBBLICAMENTE e con un candore angelico ???

AVE MARIAPOLI URBE DEL MONDO

E’ TUTTO UN PARADISO DOVE C’E’ L’UNITA’

Estratti del Paradiso 1949
URGE Discernimento di biblisti e psicosociologi oltre che di teologi anche esperti nella vita dei mistici e falsi mistici. ATTENZIONE !

castelli in aria, fuochi i paglia
Santo Padre arrivi al “nocciolo” della questione!!!

Andate avanti occorrerebbe approfondire meglio !!!

Fiducia, apertura, gratitudine sono le parole con le quali la Presidente dei Focolari Maria Voce e il Copresidente Jesús Morán sintetizzano l’incontro avuto con Papa Francesco durante l’udienza privata del 2 settembre 2019. “Portate avanti le profezie di Chiara” è stato l’incoraggiamento del Pontefice.

Maria Voce: Siamo appena usciti dall’udienza con il Papa. È stato un incontro bellissimo, di una cordialità straordinaria. Gli avevamo portato in regalo il libro di Chiara sui Collegamenti, che lui ha apprezzato, ha guardato con cura, e anche una icona della Madonna che si chiama “Gioia di tutti gli afflitti”. E a lui è molto piaciuto il titolo e anche l’icona, perché diceva che non l’aveva mai conosciuta, e che vedere queste persone – che si vedeva che soffrivano, che andavano dalla Madonna – gli ha fatto venire in mente la pagina ultima del Manzoni sul lazzaretto, dove tutti i lebbrosi pregano la Madonna, invocano la Madonna in questa loro afflizione.
Ma tutto l’incontro è stato improntato ad una grande fiducia, ad una grande apertura, lui continuava a dire: “Andate avanti, andate avanti”, l’avrà ripetuto mille volte. Ha ringraziato per il bene che facciamo e si sentiva che era veramente contento di vederci.
E: “Pregate per me”. Allora gli abbiamo assicurato che preghiamo.
A un certo punto gli ho detto: “Ma tutti pregano oggi, perché tutto il Movimento sa che siamo qui con lei e tutti pregano per questo incontro, non solo i cattolici, ma tutti”. E lui allargava le braccia come a comprendere tutti quelli che pregavano, anche gli altri. È stato molto bello.
Jesús Morán: Molto bello. Credo sia stato all’insegna dell’amore reciproco, perché lui continuava a dirci: “Vi ringrazio per quello che fate, andate avanti”, e noi continuavamo a dirgli: “Noi sosteniamo quello che lei fa; noi difendiamo il suo pensiero”. Io ho pensato subito a quell’esperienza di Chiara quando è andata da Paolo VI, che Paolo VI le ha detto: “Qui è tutto possibile”.
Davvero lì è tutto possibile. Dopo bisogna vedere concretamente, però lui ci ha detto: “Andate avanti, portate avanti le profezie di Chiara”. Perché poi abbiamo parlato di tante cose anche concrete.
Maria Voce: Ci ha espresso ancora una volta il suo dispiacere nel vedere che ci sono nazionalismi, che ci sono ostacoli alla pace, che ci sono conflitti anche fra i nostri; lui diceva: “Anche nel seno della Chiesa (ci sono) alcuni che pensano diversamente. Ma possibile che non impariamo niente della storia? Io ho pianto – diceva –, io piango nel sentire certe affermazioni contro la pace e contro la comprensione reciproca”.
Poi ci ha detto una cosa che ci è sembrata molto bella, diceva che certe volte è meglio chiedere perdono che chiedere permesso, che bisogna magari sbagliare per poi chiedere perdono; tante volte è meglio fare questo.
Jesús Morán: Era molto addolorato perché certe contrapposizioni continuano a provocare morti. Dice: “Ma possibile che non abbiamo imparato dopo guerre sanguinose che abbiamo vissuto”? Parlando dell’Europa lo abbiamo visto preoccupato. Gli abbiamo illustrato la Mariapoli Europea. Come prima cosa abbiamo parlato del Centenario di Chiara, e lui lo ha apprezzato, ha sentito che non è che lo facciamo come una commemorazione, ma perché sentiamo che il Carisma di Chiara è veramente attuale.
Maria Voce: Una cosa che abbiamo sentito è che lui ha molto a cuore i sacerdoti, i religiosi e i vescovi, nel senso proprio di dire: aiutateci in questi campi.
Vescovi Amici del FOCOLARI i più vicini detti dalla Lubich VESCOVI EFESINI .
La Madonna è nata a Efeso oppure a Trento ?
Come mai, Signori Vescovi, aderite con fede alla “Vicaria di Maria sulla terra” ?
La Chiesa oggi ha paura. Della scienza, della democrazia, della modernità. E invece di reagire confrontandosi con il nuovo, nega il progresso, si arrocca su posizioni arcaiche, vieta, sceglie ogni volta la conservazione. E oppone alle istanze di rinnovamento il dogma dell’infallibilità papale. Ripetendo all’infinito questi errori, la Chiesa sta marciando verso la sua fine. Rischia di parlare quasi più solo a se stessa, mentre la massa di fedeli la sente lontana e assente dai problemi del quotidiano, preoccupata di proteggere il proprio potere. Quando anche l’ultimo bacino di fedeli, il Terzo Mondo, tenderà a prosciugarsi grazie al miglioramento delle condizioni di vita, il piedistallo vacillerà. Non è un incallito anticlericale a formulare questa analisi, ma un uomo che della Chiesa fa parte, un cardinale che conosce bene tutti i recessi del Vaticano e degli ambienti ecclesiastici romani. Un uomo che ha vissuto in prima persona molte delle pagine più calde della storia recente e che, conservando l’anonimato, può raccontarne retroscena e conseguenze. La campagna antipreservativo, lo scandalo dei preti pedofili, lo sfarzo dei prelati, l’Opus Dei: l’analisi del cardinale intreccia l’attualità a riflessioni più complesse, che gettano lo scandaglio a fondo, dove fa male.

Non vogliamo confondere nessuno, scrivendo ora questo “post”, ma vorremmo informare che a capo dei vescovi focolarini c’è stato per tanti anni il Cardinal Vlk del quale apprendiamo la notizia della morte da qualcuno che ci rende nota questa lettera del 20.03.2017 della Presidente, Maria Voce.

Rocca di Papa, 20 marzo 2017

Carissime e carissimi,
molti di voi avranno già saputo dai media che sabato mattina 18 marzo a Praga è partito per il Cielo il Cardinale Miloslav Vlk, a 84 anni. Nella notte di Natale, mentre era con i focolarini di Praga, è stato ricoverato d’urgenza in ospedale. Si è scoperto che aveva un tumore diffuso, notizia accolta da lui con serenità e spirito di fede, proteso verso quel Dio che per tutta la vita aveva amato.
E’ edificante come ha vissuto quest’ultimo periodo in cui diminuivano man mano le sue forze, in un continuo atteggiamento di gratitudine a Dio per i doni da Lui ricevuti e in modo speciale per il Carisma dell’unità. “Dobbiamo far scoprire a tutti quel Dio vicino a ogni uomo!”, affermava, e avvertiva la Sua presenza d’amore accanto a sé. “Il più bel Re è Gesù sulla croce”, ha raccolto come sua ultima parola la volontaria medico che lo seguiva. E i nostri, che erano vicino a lui nelle ultime ore, lo sentivano ripetere: “Grazie, grazie!”.
Durante la malattia molte persone sono andate a trovarlo per ringraziarlo, tra queste il Card. Dominik Duka, suo successore come arcivescovo di Praga, e anche il Card. Francis Kriengsak di Bangkok, attuale moderatore della branca dei Vescovi amici. Il Card. Miloslav per quasi 20 anni ha svolto con dedizione questo stesso compito, per desiderio di Chiara, dopo la morte di Mons. Klaus Hemmerle nel 1994. E, ricevendo in ospedale l’aggiornamento dell’incontro dei Vescovi amici a Castelgandolfo appena conclusosi, col pollice alzato ha assicurato a tutti la sua unità. Io stessa l’ho salutato al telefono e l’ho seguito attraverso le quotidiane notizie mandate dai focolarini di Praga ed altri.
Il Card. Miloslav è stato circondato dalle preghiere, sia della sua Comunità diocesana che dei membri del Movimento e degli amici di altre denominazioni cristiane, sia di ebrei e musulmani con cui ha fatto per anni un cammino di dialogo. Numerose le testimonianze sul suo esempio di umiltà, di comunione e sapienza evangelica che sottolineano il suo farsi con semplicità “fratello” accanto ai fratelli e anche la sua autorità di “padre”che sa entusiasmare e motivare chi gli sta accanto.
La Parola di vita ricevuta da Chiara ancora da sacerdote era: “Pro eis santifico me ipsum” (Gv 17,19) e il motto episcopale da lui scelto: “Ut omnes unum sint” (Gv 17,21).
E’ profondissimo il legame con l’Opera di questo vivo testimone del Carisma sin dagli inizi del suo ministero clandestino nell’allora Cecoslovacchia sotto il regime comunista. Un articolo nel sito del Movimento dei Focolari ricorda alcuni passaggi fondamentali della vita del Cardinale. Sui giornali egli viene caratterizzato come una figura di primo piano della Chiesa in Europa dopo la caduta del muro di Berlino, e ciò emerge dai prestigiosi incarichi a lui affidati come Presidente della Conferenza Episcopale Ceca, Presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopale Europee e altri, svolti da lui con spirito di servizio.
In gennaio, alla notizia della malattia, il Card. Miloslav aveva ricevuto a sorpresa una telefonata di Papa Francesco che gli rivolgeva parole fraterne. Ieri, in un telegramma al Card. Duka, il Papa ha scritto fra l’altro: «Ricordo con ammirazione la sua tenace fedeltà a Cristo, nonostante le privazioni e le persecuzioni contro la Chiesa, come anche la sua feconda e molteplice attività apostolica animata dal desiderio di testimoniare a tutti la gioia del Vangelo, promuovendo un autentico rinnovamento ecclesiale fedele sempre docile alle ispirazioni dello Spirito Santo».
Siamo davanti a una grande eredità da raccogliere e da scoprire più in profondità.
Nel ringraziare e lodare Dio per il prezioso dono che il Card. Miloslav è stato, vera Parola vissuta, lo pensiamo ora nel seno del Padre, accanto a Chiara, a Mons. Hemmerle e affidiamo a lui la Chiesa e l’Opera di Maria, in particolare la branca dei Vescovi amici.

firmato : Emmaus

Piccolo trattato delle grandi virtù

Lo spirito dell’ateismo

La spiritualità non appartiene solo ai credenti: anche tutti quelli che non hanno la fede possono conoscere la dimensione della spiritualità, assaporare quel sentimento. Per capirla, affinchè gli atei possano riappropriarsene e per delimitare i confini tra laicità e religione, ateismo e fede, abbiamo bisogno di un’indagine che faccia luce sulle differenze, sui percorsi storici ed esistenziali. Ci viene in aiuto la filosofia, maestra di vita, che, come una lanterna, illumina il cammino del pensiero per andare alla ricerca del “significato”. Attraverso un percorso autobiografico e filosofico, l’autore ci mostra come si possa essere atei eppure avere dei valori, e che questi valori che abbiamo di fatto ereditato dal cristianesimo siano la base per una società libera e laica.

l’esperienza di “paradiso” di Chiara Lubich

“… perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno grandi segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti. “
Mt 24,24

E COME LA METTIAMO CON LA MASSONERIA

Fratellanza universale ? Di quale fratellanza si tratta ?
GESUITI CONTRO FOCOLARINI,
LA BEATIFICAZIONE DI CHIARA LUBICH IN FORSE ?

Prima lettera di Giovanni, Cap.: 2, 13-17 
13 Scrivo a voi, padri,
perché avete conosciuto colui che è da principio.
Scrivo a voi, giovani,
perché avete vinto il Maligno.
14 Ho scritto a voi, figlioli,
perché avete conosciuto il Padre.
Ho scritto a voi, padri,
perché avete conosciuto colui che è da principio.
Ho scritto a voi, giovani,
perché siete forti
e la parola di Dio rimane in voi
e avete vinto il Maligno.
15 Non amate il mondo, né le cose del mondo!
Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui; 
16 perché tutto quello che è nel mondo – la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita – non viene dal Padre, ma viene dal mondo.
17 E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno! ” (fine citazione)


“Lampada per i miei passi è la Tua parola, luce sul mio cammini”. (Salmo 109,105)
PRO VERITATE ADVERSA DILIGERE