In nome dell’Unità, le pratiche “soavi” della Congregazione per i religiosi.

Cattedrale di Frascati il 27.01.2015 – Il Card. Joao Braz de Aviz,
Prefetto della Congregazione per i Religiosi/e e gli Istituti di vita consacrata, saluta gli attuali responsabili del Movimento dei Focolari,
Maria Voce (Emmaus) e Jesus Moran,
all’apertura della causa di beatificazione di Chiara Lubich (1920 – 2008)

Il prefetto di questa Congregazione è il cardinale brasiliano Joao Braz de Aviz, 73 anni, nominato da papa Benedetto XVI e confermato nel suo incarico da papa Francesco. Fa parte dei Focolari, uno dei movimenti religiosi che si sono infiltrati nel Vaticano adottando, come è tipico del loro modo di agire, un basso profilo. Attualmente i focolarini stanno cercando di consolidare la loro posizione promuovendo la beatificazione della loro fondatrice Chiara Lubich (1920-2008), malgrado i suoi problemi psichici e soprattutto la sua discutibile spiritualità riguardo all’Unità.

Non si sa attraverso quali trafile la Chiesa scelga i suoi vescovi e  i suoi cardinali, ma sicuramente numerosi tra loro sono seguaci di tale forma di spiritualità e la praticano. E’ una setta che agisce nel cuore della Chiesa e di cui il Popolo di Dio è all’oscuro. I Focolari non sono gli unici, ma sono abbastanza potenti ( il giornalista Filippo di Giacomo attribuisce loro il 36% dei voti nel collegio attuale dei cardinali ).

Per meglio comprendere il pericolo che rappresentano, facciamo un paragone. Come in Cina non si può vivere senza armonia a rischio di essere inviati in un campo di rieducazione per imparare a comprenderne il valore insostituibile, così i focolarini sostengono la loro dottrina dell’Unità ad ogni costo, cacciando dal movimento chi non accetta di seguirla incondizionatamente.

La politica “a due velocità”.

Dopo questi preliminari, entriamo nel vivo del problema.

In tutto il mondo la vita religiosa, sia femminile che maschile, si trova in uno stato disastroso e numerosi membri hanno abbandonato gli ordini. A questo proposito, la Congregazione conduce una politica “a due velocità” per quanto riguarda la clausura delle donne e quella degli uomini. Più moderata quest’ultima, mentre per le donne si seguono antiquati principi maschilisti e clericali.

Leggi non scritte.

Nella Chiesa le leggi più efficaci non sono scritte. Da un po’ di tempo, da Roma, è stato raccomandato in modo informale a superiori/e delle congregazioni religiose di applicare i provvedimenti più rigorosi del diritto canonico nei confronti delle vittime della vita religiosa. Lo sappiamo da alcuni/e superiori/e, turbati/e dalla risposta della Congregazione per i religiosi.

In concreto, si fa pervenire agli interessati un precetto formale (molti l’hanno già ricevuto per raccomandata) con il quali si ordina loro di far ritorno al loro monastero o convento prima di una certa data, senza tener conto della loro situazione che è stata ignorata per anni e che ha provocato la loro uscita forzata dall’ordine. Generalmente questa è l’ultima mazzata per la religiosa o il religioso che, spezzata /o da anni di sofferenze e di rifiuti di dialogo, non può obbedire e quindi viene radiato e allontanato senza alcun sostegno.

Chiaramente, per un’abbazia è più importante acquistare l’ultimo modello di taglia-erba/trattore che elargire la somma equivalente a un membro della comunità che ne ha bisogno. Insomma, quando si parla di diritto canonico presso i religiosi, non si ritiene di fare alcuna considerazione umana e cristiana. Per sentirsi la coscienza a posto, si promettono al confratello o alla consorella preghiere,ipocrite e senza valore… Ecco fatto!

Alcuni penseranno che abbiamo molta fantasia. Purtroppo non è così. Ecco l’esempio di una di queste lettere: “ E’ da un anno che Lei è senza statuto canonico…risulta che Lei è assente giustificato…Mi vedo obbligato/a, secondo le regole della Chiesa relative ai religiosi, di rivolgerle il seguente ordine formale di obbedienza: in virtù del Suo voto di obbedienza, Le chiedo di ritornare  al monastero ( o convento) di… entro un mese dal ricevimento di questa lettera (Cf. Canoni 601, 655). In caso contrario, Lei si troverà in posizione di disobbedienza formale a un ordine legittimo del suo superiore, e ciò La esporrà alle sanzioni previste dal diritto, che possono arrivare fino all’avvio di una procedura di espulsione.” E qui, ecco la scappatoia che sistemerà tutto ed eviterà molti problemi: “ Se Lei ritiene impossibile riprendere la vita normale nella nostra comunità”…che, tradotto, vuol dire:” Noi non c’entriamo con i tuoi problemi con i quali ci infastidisci da molto tempo.” Continuiamo con la citazione:” Lei può, nello stesso termine di un mese, farmi avere una domanda di indulto per l’uscita dall’Ordine, per beneficiare di uno stile di vita consacrata a Dio più conforme alle Sue necessità.” La carità dei superiori rasenta l’eroismo:” E io trasmetterò questa richiesta alla Santa Sede (secondo il canone 691).”

Ecco le pratiche benedette dal cardinale Braz de Aviz, con la sua spiritualità dell’Unità.

Questi metodi sono uno scandalo ecclesiastico a livello mondiale. Avviene nel silenzio e porta alla disperazione più completa persone che non sono eretici che vorrebbero annullare la Santa Trinità e i 3 voti (povertà, castità, obbedienza), ma persone che si sono consacrate a Dio in un ordine o una congregazione, e si ritrovano espulsi senza poter dire o fare nulla.

Il metodo “brevettato” da Braz de Aviz e dai suoi collaboratori è così armonioso che dovrebbe ispirare i Cinesi: “Fratello mio, sorella mia, vi strangolerò in modo così dolce con il santo Rosario che portate alla cintura, che mi ringrazierete per essere stato così misericordioso nei vostri confronti”.

Cosa fare? Prima di tutto: denunciare. Noi speriamo che religiosi e religiose che si riconosceranno in questa denuncia pubblica, contattino delle associazioni di difesa dei fedeli contro la deriva della Chiesa (come l’AVREF o il COMM). Sarebbe auspicabile che si costituisse un comitato di sostegno, formato da canonisti e teologi anonimi, in modo che le vittime redigano dei “dossiers” per far valere i loro diritti. La struttura che esiste attualmente, il S.A.M. (Servizio di Accoglienza e Meditazione), per conto dei Vescovi e dei Superiori religiosi, ha in realtà in mano il denaro che utilizza per ridurre al silenzio la vittima innocente. La loro prassi è la seguente: dopo aver concesso poche migliaia di euro alla vittima, le si fa firmare un documento con il quale si impegna a non avviare in futuro alcun procedimento.

E’ giunto il momento di denunciare, attraverso i media, gli abusi subiti. Contrariamente a ciò che  pensano troppi cattolici, i media non sono i nemici della Chiesa, ma l’aiutano, come ha riconosciuto papa Francesco, a far pulizia al suo interno. Il cardinale Braz de Aviz deve ora rispondere personalmente, lui che è a capo di questo sistema da quasi dieci anni, di questi abusi molto gravi, commessi contro fratelli e sorelle di cui la comunità avrebbe dovuto occuparsi, invece di servirsi del diritto canonico per cacciarli più facilmente, contro ogni principio del Vangelo.

La ricerca dell’Unità è una bella cosa, a patto che si faccia nello stesso tempo anche la ricerca della Verità e della Giustizia. Il cardinale di Rio non pensi di cavarsela facilmente quando sarà al cospetto di Gesù che gli chiederà di giustificare il suo comportamento “soave” verso tanti fratelli e sorelle.

Abbiamo riaperto !

Vi chiederete come mai dopo tanto silenzio… Alcuni lettori ci chiedono di pubblicare il riassunto di un articolo uscito in Francia su GOLIAS-HEBDO che ADISTA.IT ha già tradotto.
Lo facciamo volentieri perchè R.B. ci ha messo molto impegno per non tradire il testo originale e anche se non vuol essere nominata, le siamo grati per averci dato un sunto esaustivo e incisivo dell’articolo di Christian Terras che è il Direttore di GOLIAS (Francia)

Una domanda che ci sembra pertinente ci perviene da un altro lettore che si chiede: “Come mai il Cardinale Prefetto ha lanciato dei commissariamenti per almeno 70 ordini religiosi e non aiuta a fare pulizia e raddrizzare il tiro nella sua stessa famiglia focolarina ?”.

ANDIAMO A RITROSO :

2015

Vescovi e Cardinali AMICI DEL MOVIMENTO DEI FOCOLARI
27 GENNAIO 2015, Cattedrale di Frascati
Apertura della causa di beatificazione di Chiara Lubich, Fondatrice dell’opera di maria / movimento dei focolari

2013

Le lobby del Vaticano. I gruppi integralisti che frenano la rivoluzione di papa Francesco

2007

ORGOGLIO E PREGIUDIZIO IN VATICANO
di Anonimo con Olivier LE GENDRE

La Chiesa oggi ha paura. Della scienza, della democrazia, della modernità. E invece di reagire confrontandosi con il nuovo, nega il progresso, si arrocca su posizioni arcaiche, vieta, sceglie ogni volta la conservazione. E oppone a ogni istanza di rinnovamento il dogma dell’infallibilità papale.

Non è un incallito anticlericale a formulare questa analisi, ma un uomo che della Chiesa fa parte, un cardinale, che conosce perfettamente tutti i recessi del Vaticano e degli ambienti ecclesiastici romani. Un uomo che ha vissuto in prima persona molte delle pagine più calde della storia recente e che, conservando l’anonimato, può raccontarne retroscena e conseguenze.

1998
Pentecoste in Piazza San Pietro

Pentecoste 1998
Jean Vanier saluta Chiara Lubich

1996

Un buon lavoro giornalistico che, pur non volendosi vendicare, viene messo all’indice dai focolari e da comunione e liberazione e quindi né la versione francese, né quella italiana potranno raggiungere i lettori normalmente.

LE ARMATE DEL PAPA
di Gordon Urquhart
Ed. Ponte alle Grazie, 1996 – 519 pagine

Focolarini, Neocatecumenali, Comunione e Liberazione.
I segreti delle misteriose e potenti sette cattoliche.

“Quando era vescovo di Cracovia, Karol Wojtyla aveva conosciuto e incoraggiato Comunione e Liberazione, il Focolare, il Cammino Neocatecumenale, che si erano insediati nella cattolica Polonia ben prima della caduta del comunismo. Non ci impiegò molto per capire quale offerta allettante costituissero per il suo nuovo ruolo di papa. Tuttavia anche i movimenti avevano i propri progetti: si offrivano per ottenere vantaggi anche maggiori da questo rapporto speciale, che avrebbero subito imparato a sfruttare appieno.”

Pentecoste 1998 – Il Movimento dei Focolari.
Papa Wojtyla con la Fondatrice e Presidente Chiara Lubich
ed il co-fondatore Don Pasquale Foresi detto “Chiaretto”

Ripetendo all’infinito questi errori, la Chiesa rischia di marciare verso la fine, di parlare quasi solo a se stessa, mentre la maggior parte dei fedeli la sente lontana e assente dai problemi del quotidiano, preoccupata di proteggere il proprio potere. Quando anche l’ultimo bacino di fedeli, il Terzo Mondo, tenderà a prosciugarsi grazie al miglioramento delle condizioni di vita, il piedistallo vacillerà.